Le sonde di sensore di polvere sono dotate di autoapprendimento, uniche ad avere due uscite allarmi: valore istantaneo e valore medio. Memorizzano i parametri in automatico adeguandosi alla quantità di materiale particellare (poverosità) presente sull’impianto all’atto della messa in servizio. Costruite con tecnologia di ultima generazione, sono state progettate principalmente per diagnosticare guasti o anomalie agli elementi filtranti presenti nei filtri.